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Le implicazioni politiche del MES

Il MES sta diventando un tema molto caldo in questi giorni.
Dopo la spiegazione riguardante la sua natura economica nel post scorso, oggi ritengo giusto fare chiarezza sulla sua natura politica.
Innazittuto partiamo dicendo che, per fortuna, al momento il MES non è ancora stato firmato, tuttavia, secondo quanto detto dal Ministro dell'Economia Gualtieri, risulta inemendabile e immodificabile dal Parlamento. Questo significa che, se anche fosse sottoposto alla discussione del Parlamento, sarebbe solo ed esclusivamente per la sua ratifica secondo i dettami europei. Dunque un semplice passaggio formale, a meno che, qualcuno nella maggioranza non votasse contro alla riforma e allora se ne vedrebbero delle belle, ma sono abbastanza convinto che ciò non accadrà.
E come detto, questa riforma penalizzerebbe moltissimo l'Italia e a pagarne le conseguenze saremo nuovamente noi cittadini italiani, quelli del famoso paga e tasi per capirci.
Ciò che, invece, è accaduto è una palese violazione da parte del governo e del premier Conte della volontà del Parlamento, che nella risoluzione del 19 giugno impegnava il governo “a render note alle Camere le proposte di modifica al trattato MES, elaborate in sede europea, al fine di consentire al Parlamento di esprimersi con un atto di indirizzo e, conseguentemente, a sospendere ogni determinazione definitiva finché il Parlamento non si sia pronunciato” e a “non approvare modifiche che prevedano condizionalità”.
Che tradotto in parole povere voleva dire, non si approva nulla senza l'ok del Parlamento. Così non è stato, a quanto pare.
Ora, sembra evidente che Conte non abbia rispettato la volontà del Parlamento, e che abbia agito nel pieno interesse di Francia, Germania ed Europa e non in quello dell'Italia.
A questo punto da cittadini non possiamo che indignarci, e rimanere ad osservare se veramente le opposizioni porteranno il premier in tribunale, se arriveranno nuovi elementi a sostegno del governo e soprattutto se Mattarella interverrà o meno.
Sembra una telenovela ma purtroppo è la politica italiana.

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